Rezdora Expat

Esempio di kit di sopravvivenza invernale di una rezdora expat
Vivi lontano/a dall'Emilia-Romagna da tanti anni ma ti senti sempre una rezdora deep inside?
Ti interroghi sul perché San Petronio non sia giorno festivo anche in Kenia?
Sul perché a Shanghai non vendano per strada la piadina?
Sul perché i francesi non importino il Lambrusco? 

Quanti pesos costa il Parmigiano (o la sua versione taroccata) a Buenos Aires?

Quante macellerie devi girare prima di trovare un cappone per fare il brodo a Berlino?
Sei di terza generazione ma continui a cucinare il ragù e a mangiare i tortellini a Natale?


Hai mai avuto il coraggio di assaggiare la mortadela brasiliana?

Sei anche tu una Rezdora Expat

… e non sei sola!

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Commenti

  1. Oddio! Sorelle! Anche noi siamo rezdore vagabonde (ma, visto che non siamo emiliane, mai potremmo abusare di tale definizione... quindi ci definiremo umilmente pastaie)!
    In effetti, a Reykjavík, la nostra capacità di sopravvivenza è stata messa a dura prova, dal punto di vista culinario.
    Che bello avervi scoperte!
    Adesso ci mettiamo comode e ci guardiamo per bene tutto il blog.
    Que viva il tortellino!
    A presto,
    Iride e Laura di Piano, non spingete

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