Tagliatelle per negati

Come è noto, tirare la sfoglia con la cannella è l'esame per diventare Rezdora Cintura Nera.


È però altamente improbabile riuscire a fare un cerchio di Giotto di sfoglia sottilissima fin dalle prime volte. Per questo consigliamo di cominciare con le tagliatelle: qualche buco non compromette il risultato finale e la sfoglia può tranquillamente essere meno sottile di quella richiesta per preparare i tortellini. Se poi viene troppo spessa e a forma di rizoma, allora potete deviare sull'opzione maltagliati. Comunque la prossima volta andrà meglio.
È più semplice di quanto sembri e la lavorazione non prende nemmeno molto tempo. Bisogna però avere quasi una mezza giornata per stare in casa, perché ci sono tempi di riposo da calcolare.


Due ingredienti:
Uova, farina.


Dosi: 
Circa un etto di farina per ogni uovo. Con 2 uova si fanno 4 piatti di tagliatelle.


Kit:
Serve una cannella. Lunghezza variabile. Possono arrivare oltre il metro, ma per tirare due uova ne basta anche una da 50 cm, diffusa solitamente tra le Rezdore Expat (perché entra in valigia). Le cannelle originali sono in ciliegio, tagliate piatte da una parte e con una specie di pomello dall'altra. Sconsigliatissime quelle con i due manici lunghi e il cilindro di legno che gira.
Si può usare anche il maxi tagliere, ma in realtà se avete un piano di marmo o di formica va benissimo! Anzi, così la sfoglia non si secca (cosa utile soprattutto in caso di tortellini).


Prima si prepara la pasta.
Si fa un vulcanetto di farina e si rompono le uova nel cratere. Nel dubbio stare scarsi di farina, che si potrà sempre aggiungere dopo (al contrario dell'uovo!).
Si comincia a battere l'uovo con una posata, amalgamando man mano la farina con l'altra mano. Poi con le mani si impasta finché la pasta non è bene elastica. Se non si è molto pratici, è meglio tenerla morbida (cioè non esagerare con la farina).

Bisogna poi far riposare la pasta in un sacchettino di plastica o nel cellophane per un po' di tempo, minimo mezz'ora ma anche due ore, se uno ha tempo.



La rezdora Olga al lavoro
Poi si tira la sfoglia: la si stende prima con le mani, poi si tira con la cannella, girandola e tirandola cercando di darle una forma idealmente rotonda e di non far venire pieghe né buchi. Le prime volte è difficile ma le tagliatelle sono un buon terreno su cui fare pratica, nel senso che anche se ci sono buchi non è grave per il risultato finale (come sarebbe invece per tortellini o tortelloni). Quando la pasta diventa grande si tiene stretta la punta inferiore contro il piano di lavoro col bacino e si "rulla" a partire dalla punta in alto, poi si arrotola sulla cannella e si rulla tirandola, sfruttando l'elasticità. Se si attacca ci si deve spolverare sopra un po' di farina.

Quando è abbastanza sottile la si appoggia su un burazzo e si lascia asciugare. Anche qui ci vorrà almeno mezz'ora (con le finestre aperte si fa prima).


Quando è abbastanza asciutta si arrotola e con un coltello si tagliano fettine di circa 7-8 mm (non di più se no sono pappardelle), che si aprono poi come stelle filanti su un vassoio coperto da un burazzo. Le rezdore old school per tagliarle usano la "coltellina" lunga e stretta, dalla forma quasi rettangolare, ma in realtà va bene qualsiasi coltello.

Nello stesso modo si possono fare le tagliatelline da brodo.

La morte sua è con il ragù della Michelina.

Auguri!




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